La nuova influenza A/H1N1 (inizialmente definita influenza suina) è una infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con i sintomi classici dell’influenza stagionale e, come questa, può causare complicazioni o un peggioramento di patologie croniche preesistenti.
Come si trasmette?
Si trasmette per via aerea da persona a persona attraverso la tosse o lo starnuto dei soggetti infetti. E’ possibile anche
contrarre l’infezione toccando una superficie o un oggetto contaminato e poi portandosi le mani alla bocca o al naso o
strofinandosi gli occhi.
Ci si può infettare ad una distanza di 15-20 centimetri dal soggetto ammalato attraverso il respiro, fino ad un metro se chi è infettato starnutisce, fino a tre metri dopo un colpo di tosse.
Le persone infettate possono trasmettere il virus agli altri dal giorno prima della comparsa della malattia fino a 7 giorni dopo.
I virus della nuova influenza umana, come tutti i virus influenzali, non sono trasmessi dal cibo e quindi non si può contrarre tale influenza mangiando carne di maiale o prodotti a base di carne di maiale (salsicce, salame, prosciutti etc.). Non sono stati documentati casi di trasmissione attraverso l’acqua potabile o frequentando piscine e acqua termali.
Come si manifesta?
I segni di infezione della nuova influenza sono febbre, tosse, mal di testa, dolore ai muscoli e/o articolazioni, mal di gola, brividi, affaticamento, rinorrea; è possibile anche la comparsa di diarrea e vomito. Le persone a più alto rischio per l’eventuale sviluppo di complicanze sono quelle oltre i 65 anni, i bambini di età inferiore ai 5 anni, donne incinte e
persone di qualsiasi età che abbiano condizioni mediche preesistenti quali asma, diabete, obesità, malattie cardiache e
renali, o un sistema immunitario indebolito (terapie con immunosoppressori o soggetti con HIV). Anche il fumo, l’alcool e le droghe possono contribuire alla diminuzione delle difese immunitarie.
Come posso sapere se mi sono preso la nuova influenza o quella stagionale?
I sintomi della nuova influenza sono identici a quelli della influenza stagionale, quindi non è possibile capire se si è contratto l’una o l'altra. Di solito, i virus dell’influenza stagionale arrivano nel nostro paese nel mese di dicembre, mentre l’arrivo del virus A/H1N1 è avvenuto nei mesi autunnali.
È vero che le donne in gravidanza sono a maggior rischio?
Le donne in gravidanza, per problemi legati ad una leggera immunodepressione dovuta allo stato gravidico, sono a maggior rischio di complicazioni e devono stare particolarmente attente non solo per loro stesse, ma anche per il feto.
Come evitare il contagio?
Ci sono molte azioni quotidiane che aiutano a prevenire la diffusione dei virus influenzali:
- lavarsi le mani: accuratamente e più volte al giorno, con acqua e sapone per almeno 20 secondi, in particolare dopo aver tossito, starnutito, essersi soffiati il naso. Si ricorda che le mani comprendono i polsi e gli spazi interdigitali. Quando acqua e sapone non sono disponibili, si possono utilizzare salviette monouso a base di alcol o gel disinfettante che si trovano nella maggior parte dei supermercati e delle farmacie. Se si utilizza il gel, si devono strofinare le mani fino a quando il gel si asciuga;
- tossire o starnutire in un fazzoletto di carta: quando si tossisce o starnutisce, occorre coprire naso e bocca con un fazzoletto di carta da buttare subito nel cestino ricordandosi di lavare anche le mani. In assenza, tossire o starnutire nella piega del gomito, metodo più igienico rispetto a coprirsi la bocca con le mani. Se invece usate le mani, lavatele subito dopo con acqua e sapone;
- non toccarsi occhi, naso o bocca perché i germi si diffondono attraverso queste vie;
- se vi ammalate, chiamate il medico/pediatra di famiglia, state a casa fino ad almeno 24h dopo la scomparsa della febbre per evitare di trasmettere ad altri la malattia,
- assumete farmaci solo su indicazione del medico. In caso di aggravamento, sappiate che le strutture sanitarie italiane sono tutte dotate di adeguati mezzi per contrastare le complicanze ed il personale è aggiornato e preparato ad affrontare le emergenze;
- nel caso di malati in famiglia mettete a disposizione per loro uso personale stoviglie, biancheria e ogni altro oggetto necessario, se possibile fateli dormire in stanze separate ed evitate il contatto stretto eventualmente usando le apposite mascherine igieniche.
Come mantenere pulito l’ambiente?
- il virus depositato su oggetti e superfici sopravvive da 2 a 8 ore e quindi può infettare una persona in questo lasso di tempo;
- il virus viene ucciso a 75-100 °C ed è sensibile a tutti i disinfettanti più comuni (a base di cloro, iodofori, alcool,saponi ecc.);
- è importante tenere pulite le superficie soprattutto maniglie, interruttori, telefoni, tastiere, tavoli e altre superfici comuni.
La vaccinazione
Il vaccino sarà disponibile prima della fine del 2009. I ceppi virali contenuti nel vaccino per la prevenzione della influenza stagionale 2009/2010 non proteggono contro la nuova influenza.
Attualmente è prevista la vaccinazione di particolari gruppi a rischio (lavoratori della sanità, delle forze dell’ordine e dei servizi pubblici essenziali, donne gravide dal quarto mese, malati cronici, ecc.).
Consigliamo di informarsi dagli organismi ufficiali (Ministero, ASL) e dai medici di famiglia sulle caratteristiche e la sicurezza dei vaccini e sulle modalità di distribuzione alla popolazione.
Consigli per i lavoratori/studenti dell’Università
- Nelle aule scolastiche è molto utile favorire il ricambio dell’aria (tra una lezione e l’altra) attraverso l’apertura momentanea delle finestre;
- Nelle riunioni, distanziare le sedie e tenere a portata di mano fazzoletti per evitare che un colpo di tosse o uno starnuto diffonda i germi nella stanza;
- Evitare di mangiare e bere sui banchi delle aule e di scambiarsi penne, bicchieri o altri oggetti;
- Il fumo, oltre a diminuire le difese dell’organismo, vi espone a maggior rischio perché costringe ad avvicinare continuamente le mani alla bocca e al naso;
Se avete un familiare malato, potete tranquillamente continuare ad andare al lavoro e a frequentare le lezioni se non presentate alcun sintomo. Ovviamente, in questi casi il lavoratore/studente deve monitorare la sua salute giornalmente ed utilizzare tutte le precauzioni possibili per evitare il contagio.
L’influenza in una persona non affetta da patologie e che conduce una vita sana (dieta equilibrata, astensione da fumo, alcool e droghe, attività fisica e riposo notturno adeguato) si risolve spontaneamente senza complicanze e determina una protezione nei confronti di futuri contagi con lo stesso virus.
A cura di:
- Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia
- Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica
- Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva
Per informazioni e consigli
Proff.ssa Paola Borella
Tel. 059/2055476
E-mail: paola.borella@unimore.it