Udine, 8 novembre 2017 – Giampaolo Borghello, per molti anni professore ordinario di Letteratura italiana e direttore del Dipartimento di italianistica all’Università di Udine, sarà insignito della laurea honoris causa in lettere dall’Università di Szeged, fra i più antichi e prestigiosi atenei ungheresi. La cerimonia di conferimento, presieduta dal rettore Gábor Szabó, si terrà sabato 11 novembre, alle 11, nella Sala delle Cerimonie dell’ateneo magiaro. La laurea honoris causa rappresenta, spiega la motivazione, un riconoscimento complessivo alla carriera di studioso e docente di Borghello e, al contempo, per l’attività di valorizzazione del lungo e prezioso gemellaggio tra l’ateneo ungherese e quello friulano. Borghello, studioso in particolare di Boccaccio, Pascoli, Svevo, Montale e Pasolini, terrà una lezione magistrale dedicata a un aspetto dell’opera di Collodi intitolata “Riabilitare Attila?”. La laurea è stata proposta da Jozsef Pál, direttore del Dipartimento di italianistica, e accolta all’unanimità dal Senato accademico dell’ateneo ungherese.
Il laureato
Giampaolo Borghello, nato a Verona nel 1946, ha compiuto gli studi classici a Udine. Si è poi laureato in Lettere presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha conseguito in seguito il Diploma di perfezionamento in Letteratura italiana. Ha quindi lavorato negli atenei di Pisa e di Trieste. Per molti anni è stato professore ordinario di Letteratura italiana alla Facoltà di Lingue dell’Università di Udine e direttore del Dipartimento di Italianistica. È stato inoltre preside vicario della Facoltà di Lingue e vice direttore della Scuola Superiore.
Ha tenuto lezioni, seminari e conferenze presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e le università di Milano, Padova e Palermo in Italia; Clermont-Ferrand e Parigi XII Val de Marne in Francia; Rostock e Regensburg in Germania; Edimburgo, St. Andrews e Glasgow in Scozia; Szeged, Pécs, Budapest, Pilicsaba, Szombathely e Debrecen in Ungheria; Timişoara in Romania; Praga, Olomouc e Brno nella Repubblica Ceca; Cracovia in Polonia, e Trelew in Argentina.
È stato direttore della collana ‘Letteratura e problemi’ (LP) della casa editrice Zanichelli di Bologna.
Tra le opere principali, oltre ad articoli in riviste specializzate, ha pubblicato: Letteratura e marxismo (Zanichelli 1974); Interpretazioni di Pasolini (Savelli 1977), La coscienza borghese. Saggio sulla narrativa di Svevo (Savelli 1977); Linea rossa. Intellettuali, letteratura e lotta di classe 1965 –1975 (Marsilio 1982); Il simbolo e la passione. Aspetti della linea Pascoli – Pasolini (Mursia 1986); Il getto tremulo dei violini. Percorsi montaliani (Paravia Scriptorium 1989); Come nasce un best seller (Forum 2016). Ha inoltre curato l’edizione commentata di Myricae di Giovanni Pascoli (Zanichelli 1996) e l’ampia antologia Cercando il ’68 (Forum 2012).
L’Università di Szeged
Fondato nel 1872, l’Ateneo magiaro ha 12 facoltà e circa 27 mila studenti. La sua storia si intreccia con le vicende politiche del paese magiaro e con i rapporti con la Romania. È stata poi la prima università a riprendere l’attività nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale. Vanta illustri laureati e docenti, tra cui lo scopritore della vitamina C, Albert Szent-Györgyi, premio Nobel per la medicina nel 1937.
La collaborazione tra le università di Udine e Szeged risale all’inizio degli anni Ottanta ed è uno dei primi esempi di collaborazione internazionale. Nato come gemellaggio (per iniziativa dei professori Roberto Gusmani e Miklós Fogarasi) si è poi sviluppato come Erasmus, con scambi di studenti, docenti e pubblicazioni. Nel quadro di questi rapporti Borghello, per vari decenni, anche per lunghi periodi, ha tenuto lezioni e conferenze nell’Ateneo magiaro.