Nuove vie terapeutiche contro gravi patologie illustrate a Perugia al congresso dei chimici farmaceutici italiani
Perugia ha ospitato il Congresso Nazionale della Chimica Farmaceutica italiana, congiunto con il Simposio dedicato ai giovani ricercatori, sia dell’Università che dell’Industria, con la presenza anche di numerosi partecipanti stranieri. “Per la prima volta è stata scelta Perugia per organizzare l’evento annuale più importante della comunità chimico-farmaceutica nazionale; individuazione che sembra in qualche modo premiare il primo posto della Chimica Farmaceutica perugina nella classifica dell’ANVUR, l’agenzia nazionale che valuta la ricerca nazionale, accademica e industriale – sottolineano i professori Violetta Cecchetti e Benedetto Natalini, entrambio dell’Ateneo perugino, responsabili locali dell’organizzazione dell’evento -. Il congresso ha offerto un ampio programma multidisciplinare, con argomenti di grande e attuale importanza non solo per i chimici farmaceutici, ma anche per biologi e medici interessati alla ricerca farmaceutica”. La seduta inaugurale, alla Sala dei Notari, ha visto gli interventi dei professori Cecchetti e Natalini, del professor Girolamo Cirrincione, presidente nazionale della Divisione di Chimica Farmaceutica, del professor Fabrizio Figorilli, Pro Rettore, in rappresentanza del Magnifico Rettore dell’università di Perugia, e dal dottor Leonardo Varasano in rappresentanza del Sindaco di Perugia. Nel corso dei lavori è stata messa in luce la continua evoluzione che la Chimica Farmaceutica dimostra negli anni, attraverso il rapido evolversi e la crescente complessità del processo di ricerca e sviluppo di nuove strutture attive. Un esempio ne è la recente introduzione in commercio, per ora negli USA e prossimamente in Europa, dell’acido obeticolico, un principio attivo sintetizzato all’Università di Perugia. Nuove vie terapeutiche per il cancro stanno dimostrando la loro validità attraverso una complessa inibizione di particolari famiglie enzimatiche. Il campo è naturalmente di grande interesse scientifico e sociale, e le attese per il successo delle numerose molecole in fase clinica avanzata sono molto forti. Altro settore di notevole interesse scientifico e grande importanza sociale è quello degli antivirali. L’attenzione è stata rivolta, oltre all’influenza, ai nuovi virus emergenti o trascurati, dove in molti casi non esiste una terapia farmacologica appropriata. Interessanti sviluppi sono stati descritti per le affezioni epatiche, ambito dove la terapia farmacologica attuale è pressoché inesistente. Oltre a queste tematiche, molte comunicazioni orali e poster hanno affrontato argomenti come ADMET (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione, Tossicologia), gli aspetti analitici e biotecnologici, l’utilizzo di metodi computazionali, la progettazione di strutture potenzialmente attive, metodi e strategie per la sintesi. Durante tutto il congresso, aziende coinvolte nei vari settori hanno presentato le novità in fatto di strumentazione e prodotti dedicati. “Un caloroso e sentito ringraziamento – concludono i professori Cecchetti e Natalini - va doverosamente a tutti i soggetti, aziende e privati, che con il loro prezioso contributo hanno reso possibile la organizzazione e realizzazione dell’evento”.
Perugia, 21 settembre 2016