Progettato dall’Ateneo di Perugia il primo edificio certificato Leed Historical Building Ha vinto il Premio Sviluppo Sostenibile 2016 - Settore Edilizia green
Presentato in conferenza stampa a Palazzo Murena, il progetto di recupero delle ex scuderie del Monastero benedettino della Rocca di Sant'Apollinare di Marsciano che ha ottenuto il Primo Premio Sviluppo Sostenibile 2016 - Settore Edilizia green, assegnato alla Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia. Il Premio, promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Ecomondo - Rimini Fiera, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, insieme alla Medaglia del Presidente della Repubblica, verrà consegnato il prossimo 10 novembre, a Rimini, nell’ambito di Ecomondo. Lo straordinario riconoscimento arriva proprio in concomitanza con i tragici eventi sismici nel Centro Italia e mette in evidenza l’assoluta avanguardia della ricerca in questo campo dell’Università degli Studi di Perugia con il progetto di cui è responsabile scientifico il Prof. Franco Cotana. È stato infatti realizzato, con intervento compiuto sulle ex scuderie del monastero benedettino della Rocca di Sant'Apollinare, il primo edificio al mondo certificato Leed Historical Building. Sono interventi all’incontro con la stampa il Magnifico Rettore, Franco Moriconi, il prof. Franco Cotana, ordinario di Fisica tecnica industriale nel Dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo di Perugia, nonché Direttore del CIRIAF (Centro Interuniversitario di Ricerca sull'Inquinamento e sull'Ambiente), Giuseppe Saccomandi, Direttore Dipartimento di Ingegneria, Fernanda Cecchini, Assessore della Regione Umbria, Urbano Barelli, Vice Sindaco di Perugia e Raimondo Orsini, Direttore del Premio Sviluppo Sostenibile 2016. “La candidatura al concorso del Premio l’abbiamo presentata lo scorso mese di giugno - ha spiegato il prof. Cotana -, dopo due anni di studio e di applicazione da parte di ricercatori dell’Ateneo e di un gruppo di imprese umbre, che vantano grande esperienza nel campo degli interventi di recupero, consolidamento statico e di efficientamento energetico di edifici storici. Il progetto di Sant’Apollinare è una sintesi esemplare di quanto studiato e sperimentato in questi anni. Questo Premio, oltre a farci molto piacere, è anche un valido riconoscimento al lavoro portato avanti insieme tra Università, ricerca e mondo delle imprese, soprattutto in Umbria”. Le sinergie sono state l’aspetto sul quale si è soffermata l’Assessore Cecchini per sottolineare che il patrimonio artistico, storico e monumentale dell’Umbria dovrà essere tutelato in maniera efficace anche alla luce dei recenti eventi sismici che hanno evidenziato una situazione di estrema fragilità. Il Vice Sindaco di Perugia Barelli ha ricordato che il capoluogo umbro in questi giorni è stato sottoposto ad uno straordinario sforzo per verificare gli effetti delle recenti scosse negli edifici pubblici e in particolare nelle scuole. “Il progetto dell’Università che ha ottenuto un premio tanto importante - ha concluso - è per noi motivo di conforto e di incoraggiamento per poter prevedere interventi risolutivi per la staticità e per i consumi energetici nei numerosi edifici storici di proprietà comunale”. Un annuncio importante è arrivato dal Direttore del Premio Raimondo Orsini. Ha dichiarato che il progetto dell’Ateneo di Perugia sarà portato all’attenzione di ‘Casa Italia’ il laboratorio nazionale con sede a Milano per lo studio e la programmazione degli interventi per il consolidamento statico e il miglioramento energetico all’indomani degli eventi sismici, annunciato dal Premier Matteo Renzi. Infine il Magnifico Rettore Franco Moriconi ha espresso la soddisfazione dell’Ateneo per questo importante riconoscimento, preannunciando che giovedì prossimo, in qualità anche di presidente delle Fondazione per l’Istruzione Agraria, sarà a Rimini per ritirare il Premio e la Medaglia del Presidente della Repubblica. “Per fortuna e grazie all’impegno del nostro Ufficio Tecnico, che ha lavorato anche di domenica per verificare le condizioni di sicurezza degli edifici universitari, le aule e i laboratori sono rimasti sempre aperti. Siamo così riusciti a garantire continuità nell’attività didattica a beneficio soprattutto dei nostri studenti”.